Codice etico
Il Codice etico della Rivista Storia Pubblica. Rivista dell'Associazione Italiana di Public History si conforma al vigente “Regolamento ANVUR per la classificazione delle riviste nelle aree CUN 8a, 10, 11a, 12, 13 e 14” (approvato con delibera del Consiglio direttivo n. 306 del 21/12/2023), nonché alle linee guida delineate dal Committee on Publication Ethics (COPE) per un approccio etico alla pubblicazione di opere scientifiche. L’intera direzione della Rivista è in linea con lo spirito delle raccomandazioni del COPE al fine di adottare tutte le possibili misure contro le negligenze e assicurare buone pratiche dal punto di vista etico nel processo di pubblicazione. In particolare, è previsto che tutte le parti coinvolte – il Direttore responsabile, il Comitato di Direzione, il Comitato scientifico, il Segretario del Comitato di Direzione, i Revisori e gli Autori – conoscano e rispettino quanto segue.
Doveri del Direttore responsabile, del Comitato di Direzione, del Comitato scientifico, del Segretario del Comitato di Direzione
1) Decisioni sulla pubblicazione. La Direzione (che identifica, congiuntamente, il Direttore responsabile e il Comitato di Direzione) e il Comitato scientifico sono responsabili della decisione di pubblicare o meno gli articoli proposti alla Rivista. Nell’assumere le proprie decisioni, la Direzione e il Comitato scientifico, tenuti a rispettare le strategie e l’impostazione editoriale della Rivista, agiscono di concerto con il Segretario del Comitato scientifico e con il Comitato editoriale (incaricato di curare i rapporti con gli autori nell’ambito delle aree di interesse della Rivista), e si avvalgono dell’esito di una procedura di revisione anonima tra pari a doppio cieco (double blind peer review) effettuata da un revisore. La Direzione e il Comitato scientifico sono inoltre vincolati dalle disposizioni di legge vigenti in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio.
2) Correttezza e non discriminazione. La Direzione e il Comitato scientifico decidono esclusivamente in base al valore scientifico, alla rilevanza e all’originalità del contributo senza discriminazioni di sesso, razza, genere, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento sessuale, identità di genere, età e orientamento politico degli Autori.
3) Riservatezza e divieto di utilizzazione o divulgazione. La Direzione e il Comitato scientifico, nonché il Segretario di quest’ultimo e il Comitato editoriale, si impegnano a non rivelare informazioni sui contributi proposti per la pubblicazione a persone diverse dall’Autore, dai Revisori, e si impegnano a non usare per ricerche proprie i contenuti degli scritti non pubblicati senza l’espresso consenso scritto dell’Autore. Al fine di garantire la massima riservatezza e per assicurarsi che il materiale inviato rimanga strettamente confidenziale, la Rivista adotta una procedura di revisione anonima tra pari a doppio cieco (double blind peer review). La Direzione e il Comitato scientifico individuano il revisore tra coloro che formano parte del Comitato dei Revisori oppure tra esperti esterni sulla base della competenza e della integrità scientifica per avere una valutazione adeguata del contributo al fine della pubblicazione. Gli scritti ricevuti per la pubblicazione sono trattati come documenti riservati. Pertanto, la Direzione, il Comitato scientifico e il Segretario si impegnano a non divulgare alcuna informazione sugli stessi se non ai Revisori. Nel corso della procedura di revisione, il Direttore responsabile si impegna a garantire l’anonimato degli Autori e la protezione dell’identità dei Revisori.
4) Conflitti di interesse, pratiche contrarie all’integrità scientifica e pubblicità del dibattito successivo alla pubblicazione. Nell’eventualità di un possibile conflitto di interesse tra un componente della Direzione, del Comitato scientifico, di un Revisore e un Autore, tale componente si asterrà circa ogni decisione o valutazione relativa all’eventuale pubblicazione del contributo inviato da quest’ultimo. Se la Direzione, il Comitato scientifico o il Comitato editoriale rileva o riceve segnalazioni in merito ad errori o imprecisioni, conflitti di interesse o pratiche contrarie all’integrità scientifica in un contributo già pubblicato, ne darà tempestiva comunicazione all’Autore ed intraprenderà le verifiche e le azioni necessarie per chiarire la questione. In caso di necessità, si provvederà a ritirare l’articolo o a pubblicare una rettifica, dandone adeguata e completa pubblicità sul sito della Rivista.
Doveri degli Autori dei contributi inviati alla Rivista
1) Originalità scientifica. L’Autore garantisce che il contributo sottoposto a valutazione sia inedito, scientificamente originale e non sottoposto contemporaneamente ad altre riviste, volumi o periodici, salvo espresso consenso della Direzione e del Comitato scientifico. Se l’articolo sarà pubblicato in seguito su altri periodici o volumi, la Rivista dovrà esserne informata e acconsentire, fermo restando l’espresso riferimento alla pubblicazione sulla stessa. A seguito dell’accettazione per la pubblicazione, i diritti sono trasferiti alla Direzione della Rivista e i contributi pubblicati sono concessi in licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.
2) Citazione delle fonti. L’Autore è tenuto a citare adeguatamente e correttamente i testi utilizzati seguendo le regole editoriali indicate per la pubblicazione sulla Rivista, avendo cura che il lavoro e/o le parole di altri autori siano adeguatamente parafrasate o citate letteralmente con opportuna evidenza delle fonti. Ogni dichiarazione volontariamente inesatta, che non permetta ad altri studiosi l’accesso alle fonti riportate, rappresenta un comportamento non rispettoso del presente Codice etico, che verrà gestito conformemente alle modalità descritte al punto 4 della sezione precedente.
3) Integrazione dell’opera. La Direzione e il Comitato scientifico portano a conoscenza dell’Autore il giudizio anonimo risultante dalla procedura di revisione. Anche a seguito della valutazione anonima del Revisore, la Direzione e il Comitato scientifico possono chiedere all’Autore le correzioni e le integrazioni ritenute opportune. L’Autore può esprimere in proposito le proprie osservazioni od obiezioni, su cui decideranno la Direzione e il Comitato scientifico. La Redazione si riserva di procedere a modifiche meramente editoriali dopo la prima correzione delle bozze, per l’omogeneità di pubblicazione della Rivista.
4) Paternità dell’opera. La paternità dell’opera deve risultare con chiarezza: devono apparire come coautori tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo alla realizzazione dello scritto. Deve anche essere esplicitamente riconosciuto il contributo dato da altre persone in modo significativo ad alcune fasi della ricerca. Nel caso di contributi a più mani, si seguiranno le indicazioni degli Autori in merito all’eventuale attribuzione di quote parti.
5) Conflitti di interesse. L’Autore non deve avere conflitti d’interesse che potrebbero aver condizionato i risultati conseguiti, le tesi sostenute o le interpretazioni proposte. L’Autore deve inoltre indicare gli eventuali finanziatori della ricerca o del progetto da cui deriva l’articolo.
6) Rimedi ad inesattezze dell’articolo. Se un Autore individua in un suo contributo un errore o un’inesattezza rilevante, deve informare con tempestività la Rivista e fornire tutte le indicazioni necessarie per segnalare in calce o in appendice dell’articolo le doverose modifiche. Egli deve inoltre provvedere alla correzione del manoscritto collaborando attivamente con la Direzione e il Comitato scientifico.
7) Acquisizione del consenso. L’Autore è tenuto a far precedere la pubblicazione del contributo accettato a seguito della procedura di revisione dalla sottoscrizione di una liberatoria, secondo un modello fatto pervenire dalla Redazione, in cui dichiara l’adempimento degli obblighi e l’osservanza dei doveri indicati nella presente sezione del Codice etico.
Doveri dei Revisori
1) Contributo alla decisione editoriale. La revisione anonima tra pari a doppio cieco (double blind peer review) è un procedimento che aiuta la Direzione e il Comitato scientifico della Rivista a valutare la qualità scientifica dei contributi proposti e consente anche all’Autore di migliorare il proprio contributo.
2) Rispetto dei tempi. Il Revisore che non si senta adeguato o sufficientemente qualificato all’incarico richiesto per valutare la ricerca riportata nel contributo o che ritenga di essere impossibilitato a valutarlo nei tempi indicati è tenuto a comunicarlo con la massima tempestività alla Direzione e/o al Comitato scientifico della Rivista, ritirandosi dal processo di revisione oppure chiedendo una proroga del termine di consegna della scheda di referaggio, che potrà essere accordata o meno dalla Direzione.
3) Correttezza ed oggettività. La revisione deve essere svolta in modo corretto e oggettivo. I Revisori sono invitati a motivare le proprie valutazioni sul contributo loro inviato in modo adeguato e documentato. Ogni giudizio personale sull’Autore è inopportuno: non è ammesso criticare o offendere personalmente un Autore. Le osservazioni devono essere tecnicamente ben formulate e non si possono configurare come critiche di natura ideologica o, comunque, contenenti presupposti scientifico-culturali di natura personale. Ogni dichiarazione, osservazione o argomentazione riportata deve preferibilmente essere accompagnata da una corrispondente citazione e/o documentazione.
4) Eventuale indicazione di testi. Il Revisore è invitato ad indicare gli estremi bibliografici di opere basilari trascurate dall’Autore nel contributo. Egli deve inoltre segnalare eventuali somiglianze o sovrapposizioni del testo ricevuto in lettura con altre opere a lui note.
5) Conflitti di interesse e divulgazione. I contributi ricevuti per la revisione devono essere trattati come documenti riservati. Essi non devono essere mostrati o discussi con chiunque non sia previamente autorizzato dalla Direzione e dal Comitato scientifico. Informazioni riservate o indicazioni ottenute durante il procedimento di revisione devono essere ritenute confidenziali: non possono essere usate a proprio vantaggio. I Revisori sono tenuti a non accettare in lettura lavori per i quali emerga un conflitto d’interesse dovuto a precedenti specifici rapporti di collaborazione o concorrenza con l’Autore (di per sé ignoto, ma individuato eventualmente per deduzione) e/o a connessioni con gli autori, gli enti o le istituzioni collegate al manoscritto.